L'importanza dell'attività agonistica


La pratica dell'attività agonistica, condotta su validi presupposti etici, procura notevoli benefici al “karateka” di tutte le fasce di età. Le gare, infatti, potenziano le doti che occorrono per affrontare anche le problematiche che si ritrovano nella vita quotidiana: competitività, tensione emotiva, volontà di eccellere, necessità di rispettare le regole prestabilite. In quest'ottica, il confronto agonistico, più che a conseguire il semplice risultato del successo o di un utile piazzamento in classifica, serve a fortificare lo spirito degli atleti, abituandoli principalmente a superare i propri limiti e ad affrontare l'ansia da prestazione. Vittoria e sconfitta acquistano, pertanto, il medesimo significato favorevole, perché costituiscono l'opportunità di conoscere meglio se stessi. L'agonismo, che certamente riveste una notevole importanza anche per gli istruttori, in quanto costituisce un'occasione per verificare e valutare i miglioramenti compiuti dall'allievo, non rappresenta che uno dei molteplici aspetti del processo di crescita attivato dal Karate. I Maestri/Istruttori non perdono mai di vista il concetto che la solida preparazione fisica, mentale e sociale è ciò che contraddistingue un autentico cultore di arti marziali e l'ottimale sviluppo della persona si realizza soltanto quando vengono sollecitate armoniosamente tutte e tre le componenti. Il Karate assolve pienamente a queste funzioni, perché di fatto consente agli atleti di:

  • irrobustire il fisico con una severa disciplina;
  • incrementare il grado di autostima e fiducia, conseguendo equilibrio e benessere;
  • favorire l'affiatamento e l'integrazione sociale fra i compagni, mediante il ravvicinato contatto corporeo e la  condivisione dell'impegno.

I metodi di allenamento e di preparazione agonistica sono sempre condotti al fine precipuo di favorire, gradualmente, in ciascun praticante, sia la padronanza delle tecniche di autodifesa, sia l'accrescimento della forza interiore.